Nessun biglietto è stato trovato nella casa di Via Pezza.
L’uomo, Andrea Rossin non ha lasciato nessuno scritto per spiegare il gesto inconsulto di uccidere i suoi due figli.
In casa sono stati trovati i biglietti della festa del papà realizzati da Greta e Alessio, e tanti ricordi dei due piccoli.
La famiglia non è mai stata identificata come problematica: i servizi sociali non si sono mai interessati e nemmeno erano stati segnalati problemi di alcun tipo.
La coppia aveva problemi di convivenza, ma la moglie Luana Vivirito mai si era rivolta alle forze dell’ordine per maltrattamenti o altro e neppure i vicini si erano lamentati di litigi o urla.
E questo anche se alcune amiche avrebbero raccontato di episodi di gelosia con il controllo degli spostamento soprattutto dopo la decisione della donna di tornare, con i suoi figli, dai genitori a Brissago Valtravaglia.
Luana ieri è stata sentita dai carabinieri mentre era ancora ricoverata in ospedale, assistita dalla madre.
“Non gli avrei mai impedito di vedere i figli” ha ripetuto la donna più volte, che non si spiega la tragedia che l’ha colpita.
Il magistrato Giulia Floris ha disposto l’autopsia sui corpi di tutti e tre: è da capire infatti l’ora del decesso e anche se i piccoli fossero stati in qualche modo sedati prima di venire uccisi, e se anche l’uomo avesse assunto qualche sostanza.
L’uomo infatti era in cura per problemi psichiatrici in un cps della zona, e forse avrebbe potuto avere a disposizione sostanze di qualche tipo.