È terminata con l’arresto la caccia ai rapinatori che lunedi mattina avevano messo a segno il colpo da alcune migliaia di euro, all’ufficio postale a Dumenza.
Secondo quanto ricostruito un uomo, volto coperto con la mascherina e cappello in testa, ha fatto irruzione nell’ufficio intorno alle 8, ha minacciato con un martello l’impiegata, una donna di 61 anni, dopo averla spinta dietro il bancone si è fatto consegnare i contanti in cassa, quindi è fuggito: all’esterno c’era un complice in auto ad attenderlo.
La donna per lo spavento ha avuto un malore ed è stata soccorsa dal personale del 118, quindi accompagnata al pronto soccorso di Luino.
Sono state le testimonianze dei residenti del paese che hanno assistito alla scena e anche le riprese delle telecamere di sorveglianza a incastrare i due.
Si tratta in realtà di una coppia, un uomo che ha materialmente compiuto il colpo e di una donna.
Proprio la donna con i capelli rossi, da poco trasferitasi a Dumenza, poco prima aveva chiesto ad una persona in attesa l’orario di apertura dell’Ufficio Postale, quindi si era allontanata, per raggiungere, a breve distanza, l’uomo.
Cosi all’orario di apertura, il rapinatore vestito con giacca scura, jeans e con il volto travisato da un cappello di lana ed uno scalda collo, ha fatto irruzione nell’Ufficio Postale e, impugnando un martello, ha aggredito l’impiegata in servizio, facendosi consegnare tutto il denaro contante disponibile, poi quantificato in 879 euro, suddiviso in banconote di piccolo taglio.
La donna è stata subito individuata presso la sua abitazione, a poca distanza dall’Ufficio Postale, in un piccolo complesso residenziale.
In casa anche l’uomo, 34 enne luinese, tra l’altro ricercato dal 6 luglio dello scorso anno, poiché destinatario di un provvedimento restrittivo emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica di Varese, per vicende penali risalenti al 2018, dovendo scontare una pena di sei mesi di reclusione.
L’uomo era nascosto sotto il letto matrimoniale.
Sotto una bombola del gas utilizzata per alimentare i fornelli della cucina, è stato rinvenuto un involucro di carta contenente 570 euro, parte del bottino della rapina, composto da banconote da piccolo taglio.