Ci sono tanti contagi, ma la pressione sugli ospedali è in calo. Questo il quadro presentato oggi dall’ATS Insubria.
I dati parlano di un aumento del 30% di contagi dovuti soprattutto alle scuole, stabile l’indice Rdt.
Al momento non risultano casi di varianti Omicron sul territorio di Ats Insubria.
Il laboratorio di Asst Sette Laghi sta eseguendo il sequenziamento dei tamponi ritenuti a rischio, in particolare quelli di persone provenienti da Paesi dove la Omicron è presente.
Il tracciamento risulta ancora una volta fondamentale, con la capacità di fare tamponi da parte di Asst Sette Laghi che è al limite: in una settimana si arriva a fare anche 110 mila tamponi sul territorio dell’Ats Insubria, contro i 30 mila dell’anno scorso. Per far fronte alle richieste dovute alle nuove regole sulla quarantena nelle scuole sono stati richiamati medici in pensione per la mancanza di sanitari a causa della sospensione di quelli non vaccinati.
Per quanto riguarda le scuole in provincia di Varese ci sono 785 alunni in quarantena e 56 operatori scolastici.
Cresce anche la vaccinazione delle terze dosi, mentre è ridotta quella per la prima e seconda.
Iniziata intanto la campagna vaccinale per i bambini di fascia compresa tra i 5 e gli 11 anni: negli ultimi tre giorni in provincia di Varese le prenotazioni sono state 4.628.
Con l’anno nuovo, sarà aperto il nuovo hub all’ex caserma dell’Aeronautica di Gallarate con circa 60 linee vaccinali e sarà allestita un’area anche per i tamponi in modalità “drive through”, ritenuta la più comoda e sicura perché permette di non scendere dalla propria auto.
Due linee per i tamponi in questa modalità arriveranno a breve anche a Varese in via Ottorino Rossi.
Nota di colore: è stato mostrato il “Green Pass Veneziano” del 1713.
Un lasciapassare che veniva consegnato a chi era guarito dalla peste.
“Non è stato fatto nulla di originale” ha detto Paolo Bulgheroni Direttore Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria
Sostanziale è però la differenza: quello attuale è rilasciato a seguito di tre somministrazioni, con una serie di limitazioni per chi sceglie di non farsi inoculare, quello “veneziano” era solo per certificare la guarigione dalla peste.