Nell’ultima settimana in provincia di Varese sono stati eseguiti 43.516 tamponi che hanno individuato 350 nuovi positivi.
Un numero alto che però non preoccupa vista l’incidenza che rimane ben al di sotto della soglia di allarme dei 50 positivi per 100.000 abitanti.
E’ quanto emerge dal monitoraggio periodico di Ats Insubria, che mostra anche un indice Rdt in calo.
Il grafico mostra in modo eloquente quanto il tasso di positivi sia in calo rispetto ad una impennata dei tamponi che si è registrata dall’entrata in vigore del green pass per lavorare.
Il confronto poi con lo scorso anno è addirittura impietoso, cosi come il numero degli ospedalizzati.
In questo caso il rapporto dei ricoveri tra non vaccinati e vaccinati è di 3,5, con 870 non vaccinati di età media 20 anni, e 843 vaccinati età media 53 anni.
In questo caso il rapporto si è assottigliato: solo 15 giorni fa era del 5.
Tra i positivi le fasce d’età più colpite nell’ultima settimana sono quelle al di sotto dei 12 anni e quella tra i 25 e i 49 anni.
Nelle scuole risultano 1.137 alunni e 81 operatori scolastici in quarantena, pari a un totale di 62 classi.
60 i casi covid confermati.
Si parte con la terza dose di vaccino solo per alcune categorie. In calo la prima dose invece.
Sono state 29.365 le dosi booster inoculate 20mila hanno riguardato gli ultrasessantenni e circa ottomila gli operatori della sanità.
Nelle114 RSA dell’Ats Insubria sono 5 mila le dosi somministrate.
Partita anche la vaccinazione antinfluenzale per le categorie a rischio: visto l’arrivo della stagione fredda è fondamentale che chi non si sia ancora vaccinato lo faccia e chi invece rientri nelle categorie stabilite acceda alla terza dose, ha detto il direttore del dipartimento di igiene Bulgheroni.
Continua inoltre ad essere fondamentale per tutti indossare la mascherina al chiuso e il distanziamento.
Si sta pensando inoltre a rafforzare la rete dei tamponi, ma ATS esclude che venga riproposto il Drive Trough in via Ottorino Rossi: “Era un’emergenza” ha detto il dottor Catanoso “Ats non può erogare servizi, d’altra parte però le ASST sono alle prese con le carenze di organico tra medici e infermieri”.