Nelle prime ore di questa mattina, militari della Compagnia di Gallarate hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Busto Arsizio nei confronti di 2 persone italiane, pregiudicate, di 46 e 50 anni.
La vicenda da cui trae origine il provvedimento in questione risale al tardo pomeriggio del 16 settembre scorso, quando, una signora di 83 anni, dopo aver pulito l’altare della chiesa San Giovanni Battista di Jerago con Orago (VA), mentre si dirigeva verso casa, veniva pedinata e poi aggredita da due uomini – travisati con casco integrale – che la raggiungevano alle spalle a bordo di un motorino, la spintonavano facendola cadere di faccia a terra e le rubavano il borsello contenente le chiavi di casa e quelle della chiesa, scappando sempre a bordo del medesimo scooter. La signora veniva soccorsa e portata in ospedale, ove i medici le diagnosticavano diverse fratture, all’altezza del collo e delle braccia, e policontusioni giudicate guaribili in giorni trenta di prognosi.
Le indagini, avviate sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Busto Arsizio dai Carabinieri della competente Stazione di Albizzate e dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Gallarate, sviluppatesi anche attraverso la minuziosa analisi delle telecamere di video-sorveglianza del paese, hanno permesso di acquisire numerosi e circostanziati elementi di reità a carico dei presunti responsabili arrestati oggi. Ad uno di questi è stato anche contestato il reato di tentato furto aggravato ai danni del parroco della chiesa dei SS. Nazzaro e Celso di Madonna in Campagna di Gallarate, poiché sorpreso, nel corso delle indagini per la rapina, mentre provava a forzare le cassette delle offerte, danneggiandole.
I Carabinieri hanno inoltre perquisito, durante le fasi di esecuzione del provvedimento restrittivo, l’abitazione dei rapinatori, sequestrando gli indumenti e i caschi utilizzati per commettere il delitto, nonché le chiavi dell’abitazione della vittima. I due destinatari della misura cautelare sono stati poi portati nel carcere di Busto Arsizio.