Continua il calo dei nuovi positivi anche se la discesa non è rapida. I dati sono soddisfacenti e la tendenza è costante, ha detto questa mattina il Direttore Sanitario dell’ ATS Insubria Giuseppe Catanoso.
Tra i 18 e i 24 anni i contagi sono stabili, mentre si vede un aumento tra le fasce di età avanzate, in particolare tra gli over 75. Sono in totale 647 gli studenti e gli operatori scolastici finiti in quarantena in questo avvio di anno scolastico.
Dallo scorso 13 settembre, si contano 125 alunni e 25 operatori di nidi e infanzia, 136 bambini e 10 maestre delle primarie, 216 alunni e 2 operatori delle medie e 124 ragazzi con 9 insegnanti delle scuole superiori.
Bene la sperimentazione dei test salivari, partita da qualche giorno all’Istituto Comprensivo di Varese 4 Anna Frank e all’Istituto Comprensivo Borgovico di Como: dei 41 alunni testati, nessun positivo.
Già scelte le scuole a cui verrà estesa la sperimentazione: si tratta del Manfredini di Varese, del De Amicis di Busto Arsizio e del Manzoni di Uboldo. Il test viene somministrato dal personale di Ats su adesione volontaria poi verranno consegnati i kit direttamente alle famiglie che effettueranno l’esame al risveglio. Il kit poi verrà depositato in un raccoglitore che verrà preso in carico da Ats.
Quando si evidenzia un caso positivo, vengono messi in quarantena tutti i contati stretti e, quindi, l’intera classe. I tempi di isolamento, però, variano a seconda se si è o meno vaccinati con doppia dose: nel primo caso devono trascorrere 7 giorni prima di sottoporsi a tampone, nel secondo occorre attendere 10 giorni.
In provincia di Varese si è raggiunta la percentuale dell’85,45% di vaccinati della popolazione target, con numeri superiori all’80% per tutte le fasce di età. Da lunedì è iniziata la campagna per la terza dose: gli ospedali stanno chiamando i pazienti immunodepressi. Le persone che rientrano nelle categorie a rischio possono anche registrarsi sul portale di Poste. Nel caso il loro codice fiscale non risultasse, possono presentarsi direttamente all’hub vaccinale.
La pressione sugli ospedali è maggiore rispetto allo stesso periodo dello scorso anno: ATS spiega che ora c’è la varante Delta che è molto più contagiosa. Nelle prime tre settimane di settembre, nel nostro territorio, si sono registrati 1021 contagi tra persone non vaccinate o che avevano ricevuto una sola dose contro i 627 positivi vaccinati.
Sul fronte dei medici non vaccinati, sono circa 900 e sono sospesi dal servizio. Un numero in continua evoluzione soprattutto tra i medici di medicina generale.
« Non sono molti – dice Maria Cristina Della Rosa, direttore dipartimento cure primarie di Ats Insubria – il grande problema, però, è che ogni medico ha circa 1550/1600 pazienti. Se viene sospeso, questi cittadini rimangono senza riferimento. La medicina del territorio è già in difficoltà, queste sospensioni hanno effetti devastanti».
La questione riguarda anche i sindaci: gli ambulatori, spesso, sono di proprietà del medico per cui l’eventuale sostituto deve cercare uno spazio alternativo.