Nonostante il 2020 sia stato l’anno maggiormente inciso dall’emergenza sanitaria connessa alla diffusione del COVID-19, l’attività dei Reparti della Guardia di Finanza della Lombardia non solo è continuata ininterrottamente ma, orientandosi verso quei fenomeni di illegalità che durante la fase emergenziale hanno trovato occasione di maggior diffusione, ha fatto registrare sensibili incrementi dei risultati nel contrasto alle grandi frodi fiscali, alle truffe riguardanti i finanziamenti pubblici, agli interessi patrimoniali della criminalità organizzata, ai reati di riciclaggio, autoriciclaggio e usura nonché ai traffici illeciti.
LOTTA ALL’EVASIONE, ALL’ELUSIONE E ALLE FRODI FISCALI
1.086 reati fiscali scoperti a carico di 1.641 soggetti denunciati, di cui 111 arrestati, e patrimoni sequestrati nei confronti di grandi evasori per 181 milioni di euro, con un incremento del 20 % rispetto al 2019.
A questi si aggiungono ulteriori sequestri per 43 milioni di euro e confische per oltre 12 milioni di euro, nei confronti di 107 soggetti connotati da “pericolosità economico-finanziaria”, intendendosi per tali coloro che, per condotta e tenore di vita, si ritiene che vivano abitualmente con i proventi derivanti da attività delittuose a contenuto economico – finanziario, come quelle di natura tributaria, societaria o fallimentare.
Particolare attenzione è stata riservata alle frodi IVA organizzate, basate su fatture false, società “fantasma” e di comodo, indebite compensazioni fra debiti e crediti fiscali fittizi, con 655 casi individuati, pari ad oltre il doppio di quelli della precedente annualità.
L’IVA evasa scoperta nelle indagini e verifiche in questo settore ammonta a 1,2 miliardi di euro, con un incremento del 38% rispetto al dato del 2019.
Nel contrasto all’economia sommersa sono stati individuati 401 soggetti sconosciuti al Fisco (evasori totali), nonché 385 datori di lavoro che hanno impiegato 6.510 lavoratori in “nero” o irregolari, con un aumento del 26% rispetto al 2019.
CONTRASTO AGLI ILLECITI NEL SETTORE DELLA TUTELA DELLA SPESA PUBBLICA
L’azione della Guardia di Finanza contro gli illeciti in materia di spesa pubblica è finalizzata a individuare quelle condotte che, pregiudicando la legalità e la trasparenza nella Pubblica Amministrazione, minano il puntuale utilizzo delle risorse destinate al benessere della collettività, favorendo sprechi, truffe, malversazioni e indebite percezioni.
Nel 2020, tale attività ha assunto rilevanza prioritaria in quanto è stato necessario prevenire e contrastare le condotte di frode volte a percepire indebitamente sia i sussidi per la riduzione della povertà, primo fra tutti il “reddito di cittadinanza”, sia le numerose forme di sostegno finanziario approntate dal Legislatore per il rilancio delle imprese danneggiate dall’emergenza COVID-19.
Le frodi scoperte dai Reparti in danno del bilancio nazionale e comunitario, ivi comprese quelle in materia di spesa previdenziale, assistenziale e sanitaria, sono state pari a circa 55 milioni di euro, l’80% in più rispetto al 2019, con un numero di persone denunciate complessivamente pari a 442, più del doppio rispetto all’anno precedente.
Sul versante dei danni erariali sono state segnalate condotte illecite alla Procura Regionale della Corte dei Conti per circa 161 milioni di euro, pari al 28% in più del 2019, a carico di 179 soggetti.
Con riferimento alle indebite percezioni del “reddito di cittadinanza”, sono stati eseguiti 485 interventi, di cui 333 sono risultati irregolari, consentendo di accertare una frode per le casse dello Stato di oltre 3,3 milioni di euro tra contributi indebitamente percepiti e richiesti.
Inoltre, sono state denunciate 313 persone per reati in materia di appalti, corruzione e altri delitti contro la Pubblica Amministrazione e, di queste, 75 sono state tratte in arresto.
CONTRASTO ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA ED ECONOMICO-FINANZIARIA
La strategia perseguita dalla Guardia di Finanza mira al contrasto degli interessi finanziari, economici e imprenditoriali della criminalità organizzata, nonché delle infiltrazioni nel tessuto commerciale e produttivo; si tratta di un’attività di assoluta rilevanza nello scenario che va a profilarsi, contraddistinto dall’urgente necessità di tutelare la sicurezza economico-finanziaria a salvaguardia del “sistema Paese” nella delicata fase post emergenza.
In applicazione della normativa antimafia, sono state sottoposte ad accertamenti economico-patrimoniali 600 persone fisiche e 127 persone giuridiche ed ammonta a più di 108 milioni di euro il valore dei beni mobili, immobili, aziende, quote societarie e disponibilità finanziarie proposti alle competenti Autorità Giudiziarie per il sequestro, mentre i provvedimenti di sequestro e confisca operati hanno raggiunto, rispettivamente, la quota di 80, con un incremento del 310% sul 2019, e 31 milioni di euro.
È continuata, altresì, la collaborazione istituzionale con le Autorità Prefettizie, quale fulcro del sistema di prevenzione antimafia in ambito provinciale.
Complessivamente sono stati eseguiti 6.777 accertamenti a seguito di richieste pervenute dai Prefetti della Repubblica per le verifiche funzionali al rilascio della documentazione antimafia.
Inoltre, dallo sviluppo di 103 indagini di polizia giudiziaria, è scaturita la denuncia di 426 persone per i reati di riciclaggio e autoriciclaggio, 39 delle quali tratte in arresto, con incrementi, rispettivamente, pari al 29% e al 56% in più rispetto al 2019. Il valore del riciclaggio accertato si è attestato a 503 milioni di euro.
Sul fronte della prevenzione, i Reparti lombardi hanno proceduto all’analisi di 6.164 segnalazioni di operazioni sospette, inoltrate da intermediari finanziari e professionisti ai sensi della normativa antiriciclaggio, pari al 44% in più rispetto all’anno precedente.
Nell’azione di contrasto all’usura, sono stati denunciati 43 soggetti (+ 16% sul 2019), di cui 16 tratti in arresto, con il sequestro di patrimoni per oltre 9,2 milioni di euro (+ 117% sul 2019), mentre con riferimento ai reati fallimentari, societari e bancari, le persone denunciate ammontano a 365, di cui 35 arrestate e i patrimoni illeciti sequestrati a oltre 23 milioni di euro.
In materia di falsificazione monetaria, compresa la clonazione di carte di pagamento, sono stati verbalizzati 130 soggetti, 6 dei quali in stato di arresto, con l’esecuzione di sequestri di valute, titoli, certificati e valori bollati contraffatti per un valore complessivo di oltre un milione di euro.
Inoltre, è stata sviluppata un’articolata attività di analisi, investigativa e operativa a contrasto delle frodi e delle truffe poste in essere da chi ha inteso approfittarsi dell’emergenza sanitaria. Detta attività ha riguardato soprattutto l’illecito commercio dei dispositivi di protezione individuale (vendita abusiva o con segni mendaci, immissione in commercio in assenza dei requisiti previsti, manovre speculative su prezzi, frodi in danno dei consumatori e di enti pubblici, introduzione in contrabbando nel territorio nazionale, ecc.) ed ha consentito di denunciare 105 soggetti e sequestrare circa 8 milioni di dispositivi di protezione individuale (di cui 1,7 milioni per irregolarità riscontrate in fase di importazione) e 67.800 prodotti igienizzanti illecitamente posti in commercio.
Dei dispositivi sequestrati, oltre un milione di mascherine e 800.000 guanti monouso, dopo il controllo dei requisiti necessari all’utilizzo da parte delle Autorità competenti, sono stati oggetto di dissequestro ad opera dell’Autorità Giudiziaria, di requisizione con provvedimento dei Prefetti e di distribuzione sul territorio, prevalentemente a favore di strutture ospedaliere ed enti pubblici.
CONTROLLO DEL TERRITORIO E CONTRASTO AI TRAFFICI ILLECITI
Il controllo del territorio, dei laghi e dello spazio aereo sovrastante per il contrasto ai traffici illeciti è assicurato da un dispositivo d’intervento unitario, che integra tra loro le componenti territoriali, investigative e aeronavali del Corpo.
Nell’azione di contrasto al traffico di stupefacenti sono stati denunciati di 747 soggetti, dei quali 129 arrestati, con il sequestro di circa 11 tonnellate di cocaina, eroina, hashish, marijuana ed altre sostanze psicotrope (un dato più che triplicato rispetto al 2019), oltre a 17 mezzi utilizzati per il relativo trasporto.
Ammontano, invece, a 85 gli interventi nel settore delle accise, con il sequestro di oltre 100.000 kg. di prodotti energetici, cui si aggiunge un consumato in frode di 44.265 kg.
Nel settore dei giochi e delle scommesse illegali, i controlli eseguiti sono stati 273, con 60 violazioni rilevate e la verbalizzazione di 597 soggetti.
I 772 interventi a contrasto del contrabbando e delle frodi doganali hanno portato al sequestro di circa 60 tonnellate di tabacchi lavorati esteri e di 108 mezzi di trasporto, dati anche questi ultimi più che raddoppiati rispetto al 2019.
LE OPERAZIONI DI SOCCORSO
Gli interventi effettuati dal Soccorso Alpino della Guardia di Finanza (S.A.G.F.) lombardo, composto da militari altamente specializzati e di unità cinofile da soccorso presenti nella provincia di Sondrio presso le Stazioni di Bormio, Madesimo e Sondrio, nonché presso la Stazione di Edolo in provincia di Brescia, sono stati 421 ed hanno permesso di portare in salvo 354 persone, in molti casi con il fondamentale supporto degli elicotteri del Corpo.
Sono stati, invece, 90 i soggetti tratti in salvo sui principali laghi lombardi dalle unità navali e dei mezzi aerei del Reparto Operativo Aeronavale di Como.