Roberto Maroni torna in campo. Due anni dopo l’addio alla politica, questa mattina ha annunciato sul suo profilo fb di essere pronto a rimettersi in gioco.
“Oggi vado alla mia sezione di Varese e prendo la tessera della nuova Lega di Salvini come militante. Tengo a specificare che l’ho fatto perché mi è stato garantito il doppio tesseramento con la vecchia Lega Nord e relativa anzianità di servizio”, si legge in unintervista rilasciata a La Repubblica.
A Far scattare la voglia di tornare i continui attacchi alla Regione e alla Lega.
“Ho fiducia nella giustizia, ma questi attacchi alla Regione Lombardia, alla Lega e al sottoscritto sono frutto di un’evidente avversione politica che alberga da tempo in certi palazzi – scrive su Facebook -. Sopporto cristianamente la flagellazione di processi ingiusti, mediatici e non, ma – precisa – quando sarà il momento torno in campo. Per riportare finalmente la politica e la magistratura nei ruoli e nei confini che la Costituzione ha loro assegnato”.
A mandare su tutte le furie Maroni le indagini della Procura di Milano sulla contestata Lombardia Film Commission. “Non escludo di fare io, adesso, un’azione legale contro chi ha infamato la regione Lombardia e la mia giunta”, aggiunge poi il leghista in un’intervista a Repubblica.
Al centro la presunta compravendita a prezzo gonfiato, tra il 2017 e il 2018, di un immobile per la fondazione.