È sempre tempo di Resistenza!
Sono passati 75 anni da quella data che ha segnato la liberazione dell’Italia dalla occupazione nazista e fascista.
20 mesi di guerriglia (dal settembre del 43 all’aprile del 45) che hanno cambiato il corso della nostra storia.
Giovani donne, uomini, anarchici, patrioti, ex militari, socialisti, cattolici, alcuni fecero la Resistenza senza sapere di farla ma che importa?
I primi Partigiani furono prima di tutto dei ribelli.
Il <<ribelle >> è il re-bellis (da bellum) << colui che ritorna a fare la guerra>> e, per estensione, colui che disobbedisce alla sottomissione dell’odio,a un potere costituito e dittatoriale come quello nazifascista.
Anche in chi si è gettato nella lotta senza un chiaro perché, ha agito un elementare spinta di riscatto umano.
Il Partigiano è <<colui che ha preso parte>>, << si è schierato >>e che ha cercato non solo di opporsi ma di creare.
Resistenza è una parola dinamica e carica di futuro.
In molti <<ribelli>>germino’ il desiderio di rottura definitiva con il passato e di progettazione di un mondo nuovo e libero.
La vittoria del 25 aprile ha fissato le regole della democrazia che ancora oggi ci guidano, sancite nella nostra Costituzione.
È attraverso la liberazione che abbiamo conquistato il diritto alla libertà.
Ed è questo concetto che dobbiamo custodire nella nostra memoria, proteggere e coltivare.
75 anni dopo in molti parti del mondo la libertà è ancora da conquistare.
Il cuore dell’Europa costruita sul sacrificio di questi uomini e donne sembra essere minacciata da nuovi fascismi, razzismi, omolesbobifobia, invocando muri e fili spinati.
La democrazia deve essere protetta, i valori della Costituzione tutelati e difesi.
Una pandemia globale ha mostrato il volto reale di una società non equa e fragile.
Per questo << E’ sempre tempo di Resistenza>>
Prendere parte e schierarsi è un nostro dovere per continuare a creare ponti e non muri.
Varchi come punti di attraversamento e incontro.
Perché gli unici luoghi della formazione personale e civile sono i luoghi di contaminazione e dell’incontro con l’altro.
E gli altri siamo tutt* noi.
Buon 25 Aprile!