Lo scorso 27 maggio si è svolta a Milano, all’interno del suggestivo Salone “Umberto I” di palazzo Cusani, la presentazione ufficiale dell’esercitazione transfrontaliera “Odescalchi” 2022 che avrà luogo nella provincia di Varese nelle prime due decadi di giugno. Si tratta della seconda edizione, che torna a sei anni di distanza dalla prima che aveva avuto come scenario quello della provincia comasca.
A delineare i dettagli delle attività che avranno luogo nei comuni di Luino, Maccagno con Pino e Veddasca, Lavena Ponte Tresa e Tronzano Lago Maggiore, la Prefettura di Varese, rappresentata dal Vicario del Prefetto, Dott. Fabio De Fanti, la Divisione Terrestre Svizzera 3^ con il Comandante, Divisionario Lucas Caduff, ed il
Comandante delle Truppe Alpine dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Ignazio Gamba.
Dopo i saluti di rito da parte del Generale di Brigata Alfonso Miro, Comandante del Comando Militare Esercito Lombardia con sede proprio a Palazzo “Cusani”, hanno preso parola quelli che saranno tra gli attori principali delle attività. il Divisionario Lucas Caduff ha voluto evidenziare che “tra i compiti principali delle Divisioni
Territoriali spiccano quelli di aiutare e proteggere, fondamenti che ritroviamo appieno in questa esercitazione dove giocherà un ruolo fondamentale anche la rete delle comunicazioni, componente importantissima in caso di situazioni emergenziali”.
Riprendendo il concetto di cooperazione, il Comandante delle Truppe Alpine si è detto particolarmente soddisfatto di come negli ultimi quattro anni l’attività abbia visto lo staff del Comando concepire e pianificare una esercitazione transfrontaliera in un’area che ricade sotto la responsabilità territoriale, aggiungendo poi che “per
l’Italia, e in particolare per l’Esercito Italiano, l’esercitazione fa parte dell’addestramento periodico pianificato e condotto su base multilaterale da parte di Unità della Forza Armata che si trovano in aree limitrofe a quella emergenziale, sotto differenti catene di Comando e Controllo.
Questa attività costituisce ancora una volta la conferma delle attività di cooperazione, coordinamento e collaborazione civile e militare, fortemente interessate in un continuo e consistente intreccio procedurale”.
Dopo avere portato i saluti da parte del Prefetto di Varese, Dott. Salvatore Rosario Pasquariello, il Dott. De Fanti ha voluto augurare un buon lavoro a tutte le componenti coinvolte, sottolineando l’importanza dell’opportunità offerta da queste attività: “Odescalchi 2022 rappresenta un’occasione irripetibile per testare e perfezionare sul campo un modello di cooperazione transfrontaliera tra Confederazione Elvetica e Italia nel settore della prevenzione dei rischi. L’evento, che vede la partecipazione attiva delle Forze Armate dei due Paesi e delle altre
componenti del sistema di protezione civile nazionale, dal Dipartimento della Protezione Civile al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, alla Prefettura, alla Regione Lombardia, alla Provincia, alla Comunità Montana Valli del Verbano ed ai Comuni dell’area interessata, sarà sicuramente foriero di positivi e utili insegnamenti
per tutti ed aprirà la strada ad ulteriori forme di collaborazione tra i due Paesi in futuro”.
Per la Regione Lombardia, che riveste un ruolo di fondamentale importanza nel coordinamento degli assetti di Protezione Civile su tutto il territorio di competenza, l’intervento di Alberto Bruno, funzionario della P.C., ha ricordato l’importanza del lavoro sinergico tra le varie componenti che scendono in campo a supporto della
popolazione: “dopo molti anni di esperienza maturati sul campo, posso dire che due fattori rivestono particolare importanza: la componente relazionale transfrontaliera con le forze svizzere e parimenti l’integrazione tra assetti civili e militari nel sistema di Protezione Civile”.
Nel periodo di svolgimento delle attività vi saranno anche numerose iniziative a favore dei cittadini, come l’esibizione della fanfara della Brigata Alpina “Julia” il 17 giugno a Maccagno con replica il giorno seguente a Luino, dove sarà ulteriormente impreziosita dalla presenza anche della Fanfara della Divisione Territoriale Svizzera,
e la mostra statica che verrà allestita dal 15 al 19 giugno all’aerocampo di Locarno (CH). In tale occasione, all’interno di una sorta di “mini cittadella”, sarà possibile ammirare equipaggiamenti e materiali specifici dei reparti inquadrati nel Comando Truppe Alpine: veicoli a guida remota del Genio, appositamente concepiti per la lotta contro la minaccia rappresentata dagli ordigni esplosivi, apparecchiature cerca metalli, un “BV 206”, veicolo cingolato all-terrain composto di due unità articolate e capace di trasportare fino a 17 uomini, oltre ad attrezzature in utilizzo alle unità alpine ed altre specifiche per il movimento in ambiente montano su terreno innevato e su roccia, da arrampicata e da soccorso. I visitatori avranno inoltre la possibilità di apprezzare la fedele riproduzione del “ponte della fortuna”, originariamente progettato da Leonardo 500 anni fa e riprodotto dal 2° Reggimento Pontieri di Piacenza.
Per quanto concerne i dettagli dell’esercitazione, che sono stati illustrati dal Colonnello Riccardo Renganeschi del Comando Truppe Alpine, si tratterà di una vera e propria simulazione di eventi emergenziali derivanti dai rischi di natura incendiva ed idrogeologica, che in quell’area risultano particolarmente rilevanti.
Verranno chiamati ad operare componenti della Protezione Civile della Regione Lombardia,
assetti dell’Esercito Italiano coordinati dal Comando Truppe Alpine, tra cui reparti del genio pontieri e guastatori, elicotteristi dell’AVES (Aviazione Esercito) e specialisti trasmettitori, personale altamente qualificato della Divisione Territoriale Svizzera. Tutte le operazioni saranno costantemente monitorate dalla sala operativa
che verrà allestita presso la Prefettura di Varese.
Il Comando Truppe Alpine è un Comando multifunzione dell’Esercito, a valenza interregionale (Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Liguria, Trentino Alto Adige) con struttura che attribuisce ad un unico Comandante le risorse e le capacità per gestire, in maniera sinergica e con visione unitaria, le problematiche nei settori operativo e territoriale