Riceviamo e pubblichiamo:
Egregio direttore,
mi trovo a chiedere lo spazio sull’illustre testata da Lei diretta per palesare il grande caos che regna
in Confesercenti Sede Territoriale Varese e che mi ha impedito e mi sta impedendo di svolgere il
ruolo di Presidente affidatomi dagli esercenti della Provincia di Varese.
Accadimenti che stanno nuocendo alla mia figura di Presidente di associazione regolarmente eletta
e, indirettamente, ed è questo il risvolto più grave, a tutti gli iscritti a Confesercenti della provincia di
Varese.
Questa la ricostruzione dei fatti, utile a fare un po’ di ordine.
In data 31.05.2021 l’organizzazione territoriale Confesercenti Varese ha inviato comunicazione a tuti
gli associati in merito alla convocazione dell’Assemblea Elettiva Varese.
In data 04.06.2021, come previsto, nel rispetto delle procedure, la sottoscritta Romana Dell’Erba ha
presentato la propria candidatura – unica – a Presidente Territoriale Varese, con la volontà di
impegnarmi per la tutela e la rappresentanza del tessuto economico imprenditoriale varesino.
In data 05.07.2021, presso Ville Ponti Varese, si è tenuta la succitata Assemblea Elettiva, in parte in
forma privata e in parte in forma pubblica. La mia unica candidatura è stata approvata
all’unanimità dai circa 50 delegati censiti a votare in fase di Assemblea, per alzata di mano. Da qui
l’elezione formale a Presidente della Sede Territoriale Varese, come peraltro riportato in tutta la
rassegna stampa locale e come poi indicato effettivamente anche nell’organigramma riportato sul
sito dell’associazione.
Un’imprenditrice votata ed eletta all’unanimità dagli esercenti del territorio presenti e delegati tutti
fiduciosi di un rinnovamento dettato anche dal cambio generazionale.
Oggi tutto questo rischia di essere messo da parte, per vecchie logiche che non rappresentano
l’onestà collaborativa e collettiva e che vuole resettare tutto quello che è accaduto all’assemblea
elettiva di luglio.
A settembre 2021 mi sono attivata per mettere in pratica il piano di sviluppo associativo del mio
mandato e svolgere il compito che dagli associati mi è stato affidato.
Ho chiesto il verbale di elezione del 5 luglio e la costituzione della Giunta: nessuna risposta. Allo stesso
modo sono state sviate e lasciate senza risposta tutte le richieste (scritte e verbali) di delucidazione
circa le applicazioni dello Statuto.
Nel richiedere la normale documentazione della vita associativa ho sempre trovato un muro di
gomma che ha respinto ogni tentativo legittimo di ottenimento delle informazioni.
Mi sono stati negati la fotografia puntuale dei fabbisogni degli associati e l’accesso in sede: a oggi
io devo annunciarmi preventivamente per accedere nella sede territoriale di Varese e non ho una
postazione al suo interno da cui lavorare.
Sono stata delegittimata da un giorno all’altro e senza alcuna giustificazione né formale, né
sostanziale, né “morale!
Ho “scoperto” che la mia carica da elettiva era passata a “DESIGNATA” ovvero semplice
“RAPPRESENTANTE” e che l’assemblea del 5 luglio 2021 non era stata tale, ma semplicemente una
“FESTA”.
Che fine ha fatto il verbale del 05.07.2021? Perché viene negato?
Mesi contraddistinti da continue battaglie interne con l’impossibilità di dare seguito ad una visione
innovativa per il territorio economico varesino, come da linee guida nazionali.
Non mi sono mai rassegnata a colpi bassi e a stranezze sempre più incomprensibili, a mesi di silenzi e
di tentativi costanti di delegittimazione: ho continuato a segnalare e a chiedere chiarezza, non a
vantaggio mio, ma a quello di chi ogni giorno crede in Confesercenti.
I principi ispiratori che avevo promesso in assemblea sono stati partecipazione, misurabilità e
trasparenza; nessuno di questi è stato garantito e non per mia responsabilità ma per responsabilità
oggettive dell’organizzazione territoriale più concentrata a mantenere “equilibri” del passato,
impedendo ogni forma di condivisione progettuale per lo sviluppo e la tutela degli imprenditori
varesini.
Il risultato? La convocazione della giunta regionale in data 06.04.2022 per attivare un procedimento
disciplinare per “INGERENZE” nei confronti della Dott.ssa Romana Dell’Erba, quindi verso una persona
fisica, senza mai specificare il ruolo.
Mi sono presentata con il mio legale e volevano chiamare i carabinieri. Volevano le mie dimissioni
immediate, ma non avendomi dato evidenze oggettive per cui arrivare a questo passaggio, mi sono
opposta nel rispetto del mandato affidatomi dagli associati della Provincia di Varese.
La riunione è stata quindi annullata e riconvocata per il giorno 26 aprile pv.
In detta data purtroppo, non mi verranno date le risposte alle domande da me poste ed i verbali
sino ad oggi mai pervenuti, né si cercherà di trovare soluzioni condivise per la risoluzione del caos
generato da luglio 2021.
Da parte mia ho inviato le mie segnalazioni al Collegio di Garanzia Regionale per il mancato rispetto
dello Statuto, del Codice Etico negli art. 1 lettera b) e lettera c), art. 3 e art. 4, e del Modello
Organizzativo a livello regionale Confesercenti Lombardia e a livello territoriale Confesercenti
Varese, con conseguente richiesta di attivazione del monitoraggio, analisi e valutazione degli
accadimenti dal 05.07.2021 alla data corrente sul territorio di Varese, con una memoria completa
delle anomalie vissute in questi mesi.
Questa la situazione che mi amareggia e preoccupa. Sono sempre stata mossa dalla mia più ferma
volontà di fare squadra e di dare un contributo pragmatico dopo questi due anni difficili: il mio
obiettivo principe era quello di trovare – insieme agli esercenti, agli ambulanti, ai ristoratori, a tutti gli
associati – strade comuni per moltiplicare i successi.
L’associazione è degli associati e chi opera internamente, ha l’obbligo morale di lavorare in scienza
e coscienza per il bene comune di coloro che decidono di investire il proprio denaro per avere una
rappresentanza autorevole e trasparente su questo territorio già fortemente risentito da tutte le
difficoltà socioeconomiche degli ultimi tempi.
Tutte le mie buone intenzioni e volontà e voglia di fare non hanno avuto spazio. E le prime vittime di
questo sono stati i commercianti della Provincia di Varese: chi restituirà loro i mesi persi nella
convinzione di poter contare su una giovane e capace Presidente, votata ed eletta? Essi non sono,
come invece forse vorrebbe qualcuno, un semplice numero di iscrizione.
Cosa verrà fuori dal prosieguo purtroppo lo suppongo. Stando a tutto ciò che qui ho reso noto, sono
io che assolutamente prendo le distanze da ogni forma di poltronismo senza una vera visione di
imprenditorialità collettiva.
NON SONO IO CHE MI DIMETTO.
Romana Dell’Erba















