Si svolgerà dal 12 al 14 novembre il primo Virtual Congress organizzato dal centro di psicoterapia Essere Esseri Umani focalizzato sulla cultura del trauma psicologico, che sarà affrontato da molteplici prospettive con l’obiettivo di identificare un approccio multidisciplinare e condiviso alla prevenzione e alla cura. Un appuntamento rivolto a medici, psicologi, operatori sanitari e del benessere, che vuole portare al centro dell’attenzione pubblica il tema complesso e pervasivo del trauma psicologico collettivo e individuale.
“In un momento storico come quello che stiamo attraversando abbiamo ritenuto fondamentale
aprire un tavolo di lavoro condiviso per parlare di trauma. La pandemia, infatti, ha portato molti a
contatto diretto con la dolorosa esperienza traumatica, una dimensione prima d’ora spesso non
riconosciuta” spiega la Dott.ssa Marta Zighetti, psicologa e psicoterapeuta, fondatrice di Essere
Esseri Umani e Direttore Scientifico del convegno. “Consapevoli dell’impatto che la salute mentale
ha sulla salute fisica, ci siamo posti l’obiettivo, con questo Congresso, di aprire il dialogo e creare
delle integrazioni tra operatori della salute organica e operatori della salute mentale” prosegue la
Dott.ssa Zighetti. “Le evidenze scientifiche ci mostrano che mente e corpo costituiscono una sola
unità e si influenzano reciprocamente, giustificando l’affermazione provocatoria “NOI SIAMO UNO”
che è anche lo slogan dell’evento”. Al convegno prenderanno parte come Relatori alcuni tra i
maggiori esperti in diverse specialità e discipline, uniti – virtualmente – per l’occasione e per
condividere una strategia integrata per affrontare le esperienze avverse, a beneficio non solo dei
singoli individui ma dell’intera collettività.
La conoscenza dell’impatto traumatico sul cervello e sul corpo umano ha comportato una vera
rivoluzione scientifica che sarà presentata dai suoi maggiori esponenti italiani nel corso del
Convegno: queste basi teoriche saranno ampliate dalla prospettiva psico-neuro-endocrino
immunologica (PNEI), da quella neuroscientifica e dalla teoria polivagale e unite a discipline come
la Mindfulness e lo Yoga del Trauma. Saranno esposti contenuti supportati dai dati delle ricerche e
dalle più recenti teorie evidence based. Verranno inoltre analizzati i dati relativi alla diffusione del
trauma nell’attuale società, nonché l’impatto traumatico sul tutto il personale sanitario che ha
vissuto in prima linea la pandemia. Nel corso del Convegno saranno proposti anche momenti di
pratica guidata dagli esperti delle discipline corporee.
“L’attenzione pubblica è ormai abbastanza alta nei casi di traumi collettivi (incidenti e calamità), ciò
che invece non è completamente emerso è quella che viene definita “l’epidemia nascosta”, ovvero
la diffusione pervasiva del trauma complesso, storie di allevamento e infanzia traumatica, con le
pesanti conseguenze umane e sociali che comporta”.
Ricerche cliniche ed epidemiologiche mostrano, infatti, come le conseguenze del trauma complesso
possano manifestarsi a qualsiasi età e in modi diversi sotto forma di stress post-traumatico o come
depressione, ansia, disturbi della personalità, aggressività, abuso di sostanze, comportamenti
antisociali e anche patologie organiche di varia natura – come ipertensione, diabete, malattie
oncologiche. Questo causa un impatto ingente in termini di costi sul Sistema Sanitario oltre che
ricadute molto significative sull’aspettativa di vita delle persone. Uno scenario in cui il principio di
precauzione e prevenzione appare più che mai calzante e urgente.
Maggiori informazioni e programma completo del Convegno: www.terapiaintegrata2021.it