Continua incessante l’attività della Guardia di Finanza di Como volta alla tutela della
collettività e della legalità economico-finanziaria nonché alla prevenzione e repressione
delle violazioni in materia di “lavoro sommerso”. Le Fiamme Gialle lariane, nell’ultimo
weekend, hanno scoperto 7 lavoratori in “nero”.
I Finanzieri della Compagnia di Menaggio, unitamente ai Funzionari dell’Ispettorato
Territoriale del Lavoro di Como-Lecco, hanno scoperto, nel corso di un controllo presso un
agriturismo dell’Alto Lago, in località Sorico (CO), 2 dipendenti in “nero” di nazionalità
italiana, di fatto il totale dei dipendenti trovati intenti a prestare la loro opera.
Nell’immediatezza, l’Ispettorato Territoriale del Lavoro ha disposto, nei confronti
dell’esercente, anche la sospensione dell’attività.
Nel contempo, i Finanzieri della Compagnia di Olgiate Comasco, nella zona dell’Olgiatese,
hanno scoperto 5 lavoratori in “nero” di nazionalità italiana. Quattro di questi sono stati
trovati intenti a prestare la loro opera in un locale notturno di Villa Guardia (CO) e
costituivano il 100% della forza lavoro, mentre il quinto veniva individuato in una pizzeria
d’asporto di Oltrona di San Mamette (CO).
Nel corso dei controlli, sono stati inoltre verificati i cc.dd. “green pass”, resi obbligatori, a
partire dallo scorso 6 agosto, per poter usufruire di taluni servizi all’interno di attività
commerciali, quali bar, ristoranti e sale slot al chiuso.
In tale contesto, all’interno di una sala giochi di Bulgarograsso (CO), gestita da soggetti di
etnia cinese, è stato individuato un soggetto intento a giocare alle video slot senza essere
in possesso del “green pass”. In base alle vigenti disposizioni di legge, il giocatore è stato
sanzionato e, con esso, anche la titolare dell’attività commerciale, per aver consentito
l’ingresso ad un soggetto sprovvisto di certificazione e per non averla preventivamente
richiesta e controllata.
Il titolare della sala scommesse ha già provveduto a pagare la sanzione ed è stato
ammonito circa il rischio di recidiva per la quale sono previste sanzioni raddoppiate, oltre
alla possibilità di chiusura dell’attività commerciale per un periodo di 5 giorni.
L’attività esperita dalle Fiamme Gialle s’inquadra, in particolare, in due dei principali
obiettivi perseguiti dal Corpo: da un lato arginare la diffusione dell’illegalità e
dell’abusivismo nel sistema economico, a tutela delle imprese e dei professionisti che
operano nella piena e completa osservanza della legge, dall’altro tutelare proprio la parte
più debole in un rapporto di lavoro, ovvero i lavoratori.
Questi ultimi, infatti, lavorando in “nero” o in maniera irregolare, non vedono riconosciuta
alcuna copertura previdenziale e assicurativa, con gravissime conseguenze sia sulle
legittime aspettative di maturazione dei requisiti pensionistici, sia sulle garanzie in tema di
infortuni sul lavoro.