Domenica la Polizia di stato di Varese ha arrestato un uomo di 43 anni – un cittadino italiano residente in provincia – per rapina, lesioni personali aggravate e porto abusivo di arma.
I fatti risalgono alla notte quando le Volanti hanno rintracciato, in zona stazioni ferroviarie, un cinquantatreenne genovese che dopo aver passato la serata nella movida varesina ed avere incontrato una quarantenne aveva cercato di appartarsi con lei.
Le sue avances hanno però infastidito la donna e i suoi amici che, dopo averlo circondato, lo hanno immobilizzato e colpito con un pugno al volto, utilizzando un tirapugni. Tramortito e ferito dal colpo subito, l’uomo è caduto a terra e l’amico della donna che lo aveva colpito con il tirapugni – italiano di anni 43 noto alle forze dell’ordine – gli ha preso il portafoglio ed il cellulare, intimandogli di allontanarsi.
Il genovese ha raggiunto la stazione ferroviaria da dove ha chiamato il 113 con un telefono pubblico. Subito soccorso l’uomo è stato successivamente medicato: ha riportato 25 giorni di prognosi.
Gli agenti della Squadra Volante, grazie alle indicazioni fornite, sono riusciti però a rintracciare il rapinatore che, nel frattempo, era entrato in un bar poco lontano. A quest’ultimo gli agenti hanno rinvenuto e sequestrato il tirapugni, ancora in tasca insieme a una banconota da 50 euro insanguinata, rapinata al malcapitato.
Alla luce di quanto emerso, il quarantatreenne varesino è stato arrestato per il reato di rapina, lesioni personali aggravate e porto abusivo di arma. Gli agenti hanno appurato anche la responsabilità dell’avvenente quarantenne, anche lei varesina, che, come “risarcimento” delle molestie subite dal genovese, gli aveva sottratto la tessera bancomat mentre quest’ultimo si trovava per terra tramortito. Adesso dovrà rispondere alla Autorità Giudiziaria di rapina in concorso.