Venti giorni fa un giovane di 23 anni, domiciliato a Busto Arsizio, era stato sorpreso a Milano mentre spacciava cocaina e hashish dopo essersi organizzato con adeguati nascondigli per la sostanza stupefacente. Tratto in arresto dagli agenti del Commissariato di Scalo Romana, nell’udienza di convalida era stato posto agli arresti domiciliari a Busto Arsizio in attesa del giudizio.
Il 27 marzo scorso il giovane nel centro di Busto Arsizio si è reso protagonista di una fuga in sella alla sua bicicletta dopo aver incrociato una pattuglia del Commissariato della Polizia di Stato, venendo nuovamente tratto in arresto per evasione.
Nell’occasione gli agenti gli hanno trovato addosso due involucri contenenti hashish e due telefoni cellulari, il tutto ovviamente contravvenendo alle ulteriori prescrizioni imposte con la concessione della misura degli arresti domiciliari. Tanto è stato sufficiente per il pubblico ministero del Tribunale di Milano per richiedere l’immediato aggravamento della misura.
L’evasione, ma soprattutto il possesso dello stupefacente malgrado l’arresto in flagranza solo pochi giorni prima per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti, secondo il pm di Milano sono la chiara dimostrazione della volontà del giovane nel continuare l’attività.