In data 25 settembre 2020 anche il territorio del Parco della Pineta di Appiano Gentile e Tradate è stato interessato da i venti, pioggia e probabilmente una tromba d’aria. E’ stata registrata la caduta di numerosi alberi sia lungo la viabilità principale del Parco (la Tradate-Castelnuovo Bozzente e la Tradate-Appiano Gentile) con interruzione del traffico, sia lungo tutta la rete escursionistica. I volontari dell’Anti Incendio Boschivo-Protezione Civile del Parco Pineta sono intervenuti immediatamente e hanno operato lungo le due strade venerdì pomeriggio, tutto il giorno di sabato e domenica mattina. In tutto hanno operato 12 volontari con l’aiuto di una agricoltore del Parco che ha fornito una trattrice di elevata potenza.
Gli alberi caduti sono nell’ordine delle centinaia, anche di grosse dimensioni, quali pino silvestre, farnia, robinia e ciliegi oltre a specie arbustive come noccioli, sambuchi, biancospini ed evonimi.
In passato un evento simile di tale portata si era verificato nel 1910, e in tempi più recenti, nel 2005, si erano avuti danni ai boschi del Parco nei territori di Carbonate e Mozzate anche se non così eclatanti.
“Gli schianti degli alberi sono il modo in cui il bosco si rinnova naturalmente – commenta il Presidente del Parco Mario Clerici – anche se in questo caso parliamo di centinaia di alberi caduti in pochi minuti. Occorreranno alcune settimane per ripristinare la fruibilità della rete sentieristica, che si estende per 140km, e i nostri volontari sono già al lavoro. A loro rinnovo il mio personale ringraziamento”.
Anche il Parco Pineta in campo per evitare l’estinzione del Pelobate Fosco (nome scientifico Pelobates fuscus insubricus) all’interno del progetto LIFE INSUBRICUS del Parco lombardo Valle del Ticino, che ha recentemente ricevuto 5 milioni di euro nell’ambito del programma di finanziamento europeo LIFE 2014-2020. Partner del progetto coordinato dal Valle del Ticino l’Ente di Gestione del Parco Paleontologico Astigiano, la Città Metropolitana di Torino, Eleade Società Cooperativa, Istituto Delta – Ecologia Applicata, il Parco Pineta Appiano Gentile-Tradate, l’Ente di Gestione Aree Protette Po Torinese e l’Ente di Gestione Aree Protette Ticino Lago Maggiore.
“Un nuovo successo dopo il finanziamento ottenuto con l’INTERREG Italia-Svizzera frutto del cambio di passo che vede il Parco Pineta impegnato nella gestione dell’area vasta Insubria-Olona – commenta il Presidente Mario Clerici – Un grazie particolare va al dottor Andrea Bologni, dipendente del Parco Pineta che segue il progetto per la parte attinente al nostro territorio”.
Il progetto si occupa della specie prioritaria Pelobates fuscus insubricus in 14 Siti Natura 2000 tra Lombardia e Piemonte. Il rischio di estinzione della specie target nel breve periodo è concreto, in considerazione anche del cattivo stato di conservazione in cui versa il suo habitat riproduttivo.
Il progetto, che prevede interventi sia sulla specie che sull’habitat, mira a migliorare sensibilmente lo stato di conservazione del Pelobate fosco insubrico, fornendo le basi per una crescita delle popolazioni anche nel periodo successivo alla conclusione del LIFE.
Durante i 6 anni di attività verranno implementati interventi per garantire la conservazione della minima popolazione vitale e per contrastare le principali minacce alla presenza della specie. In particolare le azioni concrete di conservazione includono interventi di ripristino e miglioramento delle zone umide esistenti e la creazione di nuovi siti idonei alla riproduzione e al ripopolamento all’interno dei 14 Siti Natura 2000 identificati.
Di fondamentale importanza per il raggiungimento dei risultati sarà il coinvolgimento attivo della popolazione locale e dei principali stakeholder. A tal fine è prevista l’organizzazione di eventi locali aperti al pubblico e in particolare agli studenti delle scuole del territorio. Tra le attività di formazione previste si evidenzia la realizzazione di una Summer School e di stage formativi rivolti a giovani erpetologi e ad una task force di volontari. Inoltre, è stata raccolta la disponibilità di privati proprietari e agricoltori a contribuire alla conservazione della specie sia con la messa a disposizione delle delle aree interessate dagli interventi progettuali sia per la condivisione di buone pratiche per il mantenimento di condizioni idonee al Pelobate.
Le attività progettuali inizieranno ad ottobre 2020 e termineranno il 31 dicembre 2026.
Il budget totale a disposizione dei beneficiari è di 5.215.092€, con un contributo UE pari a 3.909.739 € (75%); la Fondazione Cariplo e SNAM RETE GAS S.p.A supportano il progetto in qualità di co-finanziatori.
In Lombardia il Pelobate Fosco è presente nelle paludi di Arsago Seprio, dove si trova la popolazione più grande d’Italia e, se non estinto, lungo l’asta fluviale del Po tra Cremona e Mantova. Per quanto riguarda il territorio del Parco Pineta invece questo animale si trova in un’unica stazione in provincia di Como, e si sta cercando di evitarne l’estinzione locale.
La sua presenza è minacciata dalla distruzione del suo habitat causata da bonifiche ed interventi edilizi, dall’inquinamento e dall’arrivo di specie esotiche, in particolare la tartaruga dalle orecchie gialle/rosse, il pesce siluro e il gambero della Louisiana.