Dopo una mattinata di dibattito e discussione, con 49 voti contrari e 29 a favore il Consiglio regionale ha respinto questo pomeriggio la mozione di sfiducia al Presidente della Giunta regionale presentata da tutti gli esponenti dei gruppi di minoranza, con l’eccezione della rappresentante di Italia Viva.
Il documento sottolineava tra i vari aspetti come “l’emergenza Coronavirus ha dimostrato che la Giunta Fontana non si è dimostrata di qualità sufficiente a tutelare la salute dei suoi cittadini; le scelte di politica sanitaria si sono rivelate in gran parte sbagliate, d’improvvisazione a volte antiscientifiche ed opache.
La Lombardia è stata di gran lunga la regione più colpita dall’epidemia di Covid-19: al 27 luglio, i casi sono stati oltre 95.000 (su 246.000 in totale, in Italia), e i morti oltre 16.000 (su un totale di circa 35.000). Un dato del 26 aprile fornisce un quadro desolante della gestione Lombardia: 35% dei contagi, 55% dei morti, 17% dei tamponi rispetto al totale nazionale”.
Negli interventi dai banchi di maggioranza è stata invece sottolineata la bontà dell’azione e delle iniziative messe in campo da Regione Lombardia “contro una situazione senza precedenti e che ha colpito la Regione in maniera molto più significativa e drammatica rispetto alle altre regioni italiane e agli altri Paesi europei”, mentre non sono mancate critiche al Governo nazionale con frequenti richiami “ai verbali sulla mancata istituzione della zona rossa ad Alzano e Nembro, ai mancati interventi da parte del Governo a sostegno di Regione Lombardia nella fase più acuta della crisi sanitaria e alla lacunosa gestione degli aiuti, nonché all’eccessivo utilizzo di decreti contenenti misure e prescrizioni spesso non adeguatamente condivise”
La discussione è iniziata poco dopo le 10. I consiglieri del Pd si sono presentati in aula con mascherine nere con la scritta rossa “Basta così”, per chiedere le dimissioni di Fontana. La maggioranza ha invece ‘risposto’ indossando una protezione per il viso bianca considerata troppo leggera e decorata con fenicotteri rosa che, hanno fatto sapere polemicamente i consiglieri di maggioranza, “sono quelle inviate alla Regione dal Governo”.
All’esterno del palazzo è apparso un cartello con la scritta “Fontana assassino”. Ad esporlo i militanti Carc (Comitato di appoggio alla resistenza per il comunismo).
Sempre in aula invece la consigliera di Italia viva Patrizia Baffi ha preso la parola e ha difeso Fontana.
“Presidente, qui le devono delle scuse“ ha detto.
“Trovo un atto di crudeltà addossare a una persona la responsabilità di 16mila morti”, aveva detto Baffi.
Nel corso della discussione il M5S Lombardia ha portato nell’aula del Consiglio regionale della Lombardia alcuni scatoloni da trasloco, ognuno etichettato con il nominativo di un Assessore regionale e del Presidente.