ROMA (ITALPRESS) – Un danno economico fino a 535 milioni di euro, circa l’11% del valore dell’indotto endurance, legato alla spesa di chi pratica questi sport; 1900 le gare annullate inizialmente previste fino a giugno, con un valore medio di mancato incasso che arriva a 208 milioni di euro per circa 1560 organizzatori di eventi; solo un terzo degli sponsor riuscira’ a far fronte alle perdite in modo soddisfacente. E’ quanto emerge da una ricerca condotta da Nielsen Sports per Endu, la piu’ grande community italiana dedicata agli sport di endurance con oltre 600.000 utenti e 8.649 eventi, svolta in partnership con l’agenzia di comunicazione Ital Communications e con Trentino Sviluppo, relativamente a eventi di running, ciclismo, triathlon e altri sport di endurance. Un quadro che ha permesso di analizzare il mancato indotto per gli organizzatori e le localita’ in cui dovevano svolgersi gli eventi annullati, in cui sono coinvolti 600 mila utenti, il mancato acquisto di prodotti e di attrezzature per lo sport e, in generale, lo status attuale e le intenzioni per il futuro. Il lockdown ha costretto i praticanti di sport endurance a rimandare l’acquisto di articoli sportivi e a ridurre la spesa per le gare che sono state annullate. Secondo la ricerca, il danno economico derivante da questa situazione si attesta tra i 475 e 535 milioni di euro. Per quanto riguarda gli organizzatori, dalla ricerca si evince una stima del danno economico tra i 176 e 208 milioni di euro. Sul 91% delle gare calendarizzate tra febbraio e giugno, circa 1900, che sono state annullate, si prevede un recupero del 24%. Infine, almeno 4 brand su 5 valutano come determinante il lockdown sul proprio marketing. Il 78% dei brand sponsor aveva programmato attivita’ che poi sono state rimandate o annullate. Di questi solo un terzo riuscira’ a recuperare le attivita’ in maniera soddisfacente. Sul futuro, pero’, prevale un generale ottimismo: oltre l’80% dei brand continuera’ a sponsorizzare.
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