MILANO (ITALPRESS) – “Oggi lavorare in Italia e’ estremamente difficile e questo rallenta le imprese. Con l’arrivo della pandemia inoltre, e’ venuta a mancare la fiducia del mercato privato che stava ricominciando a rifiorire. La grande paura e’ che non ci sia futuro. Stiamo sollecitando il presidente Conte perche’ siamo molto preoccupati per il futuro del mondo delle costruzioni”. Lo ha detto il presidente di Ance, l’associazione dei costruttori edili di Confindustria, Gabriele Buia, ospite del format online di Anna La Rosa “Case e ospedali del domani sempre piu’ connessi tra loro”.
“Occorre per l’Italia un grande piano di investimenti a pioggia per intervenire su tutte le infrastrutture, ma anche un piano per la rigenerazione urbana”, ha sottolineato Buia, che ha puntato il dito contro la burocrazia “ridondante in Italia, e lo si nota dai tempi lunghissimi che ci vogliono per ottenere delle autorizzazioni nel settore edilizio. Con questi tempi e’ difficile dare il via ai cambiamenti che saranno necessari quando dovremo riprenderci dopo questa emergenza”.
“L’innovazione e’ il futuro del pianeta abitare e di tutta la societa’ – ha aggiunto -. Siamo troppo ingessati e abbiamo ancora dei vecchi schemi sotto questo punto di vista. Anche gli strumenti urbanistici attuali non riescono a soddisfare questi nuovi cambiamenti e i tempi rapidi che impongono”.
“Il Covid – ha spiegato – ci ha portato ad avere un punto di vista completamente diverso anche dal punto di vista della progettazione e della realizzazione delle case. La possibilita’ di igienizzare per esempio non e’ mai stata presa in considerazione, gli impianti e gli spazi sono stati molto innovati negli ultimi anni ma non a questi livelli. In effetti dobbiamo ammettere che siamo un po’ indietro da questo punto di vista, non siamo pronti”. “Abbiamo tutto l’interesse nel proporre edifici che cambino in modo radicale il modo di vivere la casa e la socialita'”, ha aggiunto.
(ITALPRESS).