PALERMO (ITALPRESS) – “Ci auguriamo tutti che finisca presto l’epidemia, ma sara’ solo per entrare in un altro scenario drammatico”. Cosi’ Paolo Scaroni, deputy chairman Rothschild Group, per il quale “il tema italiano non e’ quel che dice Bruxelles, ma quel che pensano i mercati. E dunque quanto ci costa il debito. Bisogna che in parallelo la Bce aumenti l’acquisto dei titoli di Stato, e per la verita’ lo sta facendo, indirizzando un grande volume di acquisti nei riguardi del debito del nostro Paese. Altrimenti lo spread andra’ alle stelle, con il rischio default connesso”. Per l’Italia “temo si apra un futuro molto complicato. I governanti futuri, quando il virus sara’ sconfitto, ma la nostra struttura economica sara’ in grave affanno, si sentiranno autorizzati a prendere qualsiasi provvedimento fiscale come l’aumento dell’Iva, un sistema di tassazione estremamente progressivo, la patrimoniale. Il nostro rapporto indebitamento/Pil potrebbe avvicinarsi al 200%, come risultato combinato di un Pil che diminuisce e del debito che cresce. Quel che mi da’ fiducia e’ che gli italiani nei momenti difficili sanno rimboccarsi le maniche e allora si puo’ superare tutto”. Anche il quadro geopolitico si sta modificando a causa del Covid-19 e per Scaroni “la Cina ne esce forte, sta gia’ ripartendo e avra’ un Pil positivo anche nel 2020. Resta da capire se vorra’ avere, oltre alla potenza economica, anche un ruolo politico internazionale di rilievo. Sara’ uno dei Paesi che soffrira’ di meno del virus, come del resto la Russia. Certo e’ che la Russia un ruolo politico mondiale lo vuole avere, eccome”. Infine sul rischio che il rischio che Eni possa essere oggetto di un assalto in Borsa, Scaroni chiosa: “No. La golden share e il 29% in mano al governo ne e’ garanzia. Inoltre, in questo campo, le acquisizioni non possono mai essere ostili. I business regolati, e tanto piu’ se un governo ne e’ azionista di maggioranza relativa, non sono bersaglio di aggressione”.
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