L’avvocato di parte civile Daniele Pizzi ha concluso la sua discussione allineandosi alla richiesta della Procura Generale ma soprattutto invitando Stefano Binda a confessare. Secondo l’avvocato Pizzi infatti Binda sa ma non parla. “La famiglia ha desiderio di verità, e anche se il processo è indiziario le carte portano verso una sola conclusione”. Pizzi ha poi chiesto alla Corte di prendersi tutto il tempo necessario per decidere, anche due mesi.